La gravidanza è un periodo caratterizzato da significativi cambiamenti fisici, emotivi e ormonali che coinvolgono principalmente i sistemi strutturale, mio-fasciale e legamentoso; ormonale; viscerale (soprattutto gastrico e intestinale).

Per affrontare al meglio questa fase, è fondamentale ricevere un’assistenza adeguata, assicurandosi che tutto proceda nella massima fisiologia possibile. L’osteopatia e la chinesiologia possono offrire un supporto prezioso durante la gravidanza, contribuendo al benessere della futura mamma e del bambino.

Osteopatia in gravidanza: benefici per ogni trimestre

Ricevere trattamenti osteopatici durante la gravidanza, in assenza di patologie, è consigliato almeno una volta a trimestre per vari motivi legati ai cambiamenti che interessano diversi sistemi corporei.

1° Trimestre: Adattamenti ormonali e muscolo-scheletrici

Durante il primo trimestre di gravidanza, il corpo della donna subisce importanti cambiamenti ormonali, essenziali per preparare l’organismo ad accogliere la gravidanza stessa. Queste variazioni ormonali modulano gli adattamenti metabolici e immunologici necessari per un esito positivo. Ghiandole ed organi come ipofisi, fegato e ovaie sono coinvolti nella produzione e secrezione di questi ormoni.

Per un funzionamento ottimale di queste strutture, è fondamentale che l’apparato osseo e legamentoso sia libero e ben allineato, sia durante la preparazione alla gravidanza che nel primo trimestre. Dal punto di vista muscolo-scheletrico, questo periodo è caratterizzato da una retroversione del bacino, che aumenta la tensione sul retto dell’addome e sui muscoli flessori dell’anca, come psoas e quadricipite.

Con l’aumento del volume dell’utero, il bacino ruota in avanti, causando un aumento della lordosi lombare, sovraccarico muscolare, spostamento del baricentro e alterazione del carico sulle articolazioni degli arti inferiori.

Questo è il momento ideale per trattare vecchi traumi e compensare patologie croniche dell’apparato muscolo-scheletrico, facilitando una gravidanza più serena e riducendo il rischio di complicazioni.

2° Trimestre: mobilità viscerale e adattamenti strutturali

Durante il secondo trimestre di gravidanza, i cambiamenti ormonali sono ormai stabilizzati, portando a significative modifiche posizionali e spaziali degli organi interni. In questa fase è fondamentale garantire un corretto movimento toracico e diaframmatico per il benessere della paziente. Fino al quarto mese, l’attenzione rimane su una valutazione strutturale individuale, ma successivamente si concentra sulla mobilità e motilità viscerale, poiché l’aumento delle dimensioni dell’utero altera i rapporti tra gli organi interni.
Nello specifico:

  • Sistema colico: è essenziale valutare e liberare le flessure coliche e le valvole, poiché l’espansione dell’utero provoca uno spostamento laterale e una risalita degli organi. In particolare, è importante trattare cicatrici e aderenze da precedenti interventi come l’appendicectomia.
  • Stomaco: con l’aumento dell’utero, lo stomaco si solleva e si orizzontalizza, aumentando il rischio di reflusso gastroesofageo a causa della diminuita mobilità gastrica e del rilassamento del cardias provocato dall’aumento del progesterone.
  • Reni: la dimensione e il peso dei reni aumentano, riducendo la loro mobilità. L’eclampsia diventa un rischio significativo, e nel terzo trimestre il rene destro può essere compresso dall’utero, causando dolori lombari e sciatalgici. Gli ureteri si dilatano e deviano il loro percorso, aumentando il rischio di infezioni urinarie.
  • Sistema epato-biliare: il fegato subisce modifiche posizionali senza alterazioni funzionali significative, ma lo svuotamento della cistifellea è rallentato, aumentando il rischio di calcoli biliari.

Dal punto di vista strutturale, l’aumento della cifosi dorsale, in risposta alla maggiore lordosi lombare e al volume del seno, provoca stress meccanico a livello cervico-dorsale e altera la dinamica respiratoria. Il diaframma toracico, risalito e orizzontalizzato, riduce la capacità respiratoria, mentre il fabbisogno di ossigeno aumenta del 20%, portando a un incremento del 15% nella frequenza respiratoria. Il trattamento osteopatico dovrebbe quindi focalizzarsi sul mantenimento della mobilità del costato e delle vertebre dorsali, preservando il range di movimento del diaframma. Inoltre, è utile intervenire sui muscoli dorsali e intercostali per prevenire rigidità dovute alle variazioni posturali.

Entro la metà del secondo trimestre, è cruciale valutare e trattare eventuali blocchi o restrizioni nei sistemi coinvolti, per garantire un accesso manipolativo ottimale agli organi prima che l’espansione dell’utero lo renda difficile. Infine, è essenziale monitorare l’utero, l’organo che subisce le maggiori modificazioni, e i suoi legamenti, che dovrebbero essere trattati con cura già durante la preparazione alla gravidanza.

3° Trimestre: preparazione al parto e funzionalità ormonale

Nel terzo trimestre di gravidanza, il corpo si prepara intensamente per il parto, un processo che richiede un forte impulso e flusso ormonale per garantire un travaglio efficace e una fase di spinta ottimale. In questo periodo, la mobilità cranica diventa cruciale per potenziare la funzione ipofisaria e ventricolare, motivo per cui l’osteopata si concentra particolarmente su cranio e cervicale.
Ecco le aree chiave su cui si focalizza l’osteopatia nel terzo trimestre:

  • Sincondrosi sfenobasilare: è essenziale rimuovere eventuali blocchi in questa area per migliorare la mobilità della colonna e favorire un corretto impulso ventricolare, fondamentale per il parto, in particolare nel CV4.
  • Membrane di tensione reciproca: queste espansioni della dura madre collegano il cranio con la zona sacrale (S2), con ancoraggio a livello di C2-C3. Il trattamento di queste membrane è cruciale per la mobilità del sacro, importante per il pavimento pelvico e le ossa iliache.
  • Cranio, talamo e ipotalamo: è fondamentale trattare il cranio in relazione a queste strutture per mantenere l’equilibrio neurovegetativo, essenziale durante il parto.
    Fino alla 36° settimana, questa fase può essere vista come viscerale-vascolare, con particolare attenzione all’emodinamica viscerale:
  • Gangli neurovegetativi: controllo del ganglio celiaco per la regolazione emodinamica.
  • Reni e polmoni: monitoraggio indiretto per la gestione dei liquidi corporei.

In preparazione al parto, è fondamentale garantire la mobilità dell’utero, della struttura ossea del bacino (sacroiliache e sinfisi pubica), e della colonna lombare, per favorire il movimento di nutazione e il corretto allineamento degli assi dello stretto superiore. Una particolare attenzione va al pavimento pelvico, cruciale durante il parto. La tonicità di questa struttura influenza la discesa e la rotazione del feto:

  • Perineo ipertonico: un perineo eccessivamente tonico può lacerarsi facilmente poiché non riesce a distendersi.
  • Perineo ipotonico: un perineo con scarsa tonicità non riesce a guidare efficacemente la discesa e rotazione del feto.

Questi processi rappresentano solo una sintesi della complessità del parto, ma evidenziano l’importanza di assecondare questi cambiamenti. L’osteopata, tramite manipolazioni viscerali, fasciali e meccaniche, aiuta il corpo a prepararsi al meglio, supportando la gravida durante la gestazione e il parto.

L’Importanza dell’attività fisica in gravidanza

L’attività fisica regolare durante la gravidanza può contribuire significativamente a mantenere la futura mamma in forma, energica e preparata per il parto. Prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi, è fondamentale sottoporsi a una valutazione clinica approfondita per escludere eventuali controindicazioni mediche. L’esercizio fisico durante la gravidanza è sicuro e, come dimostrano diversi studi osservazionali, offre numerosi benefici. Eccone alcuni:

Riduzione del rischio di diabete gestazionale

Studi recenti hanno dimostrato che l’esercizio aerobico e di forza, praticato tre volte alla settimana per 30 minuti, può ridurre significativamente il rischio di diabete gestazionale, migliorando la sensibilità all’insulina e controllando l’aumento di peso.

Miglioramento della mobilità del bacino

Una buona mobilità del bacino è cruciale per supportare l’aumento di peso dell’utero e ridurre lo stress su muscoli e articolazioni. Un bacino mobile permette una migliore circolazione sanguigna, riduce la compressione nervosa ed è essenziale per l’espansione del canale del parto riducendo il rischio di complicazioni. Esercizi che promuovono l’antiversione e la retroversione del bacino sono essenziali per una meccanica del parto ottimale.

Tonicità del pavimento pelvico

Il pavimento pelvico deve essere sia forte che elastico per sostenere l’utero durante la gravidanza e facilitare il parto. L’allenamento di questa muscolatura, attraverso esercizi di respirazione e sinergia tra diaframma toracico e pelvico, è fondamentale per evitare complicazioni come le lacerazioni o una diastasi persistente.

Prevenzione del dolore dorsale

L’allenamento della muscolatura dorsale aiuta a prevenire il dolore lombare, comune in gravidanza a causa del rilascio di relaxina e dell’aumento del peso dell’utero. Esercizi mirati possono ridurre lo stress sulla schiena, favorendo un benessere generale sia durante che dopo la gravidanza.

Miglioramento del ritorno venoso

Con l’aumento del volume dell’utero, è essenziale promuovere una buona circolazione sanguigna per evitare problemi come la stasi venosa. Attività aerobiche leggere come camminare o nuotare sono altamente raccomandate.

Riduzione del rischio di diastasi post-parto

L’attività fisica mirata, in particolare gli esercizi che coinvolgono il muscolo trasverso dell’addome, può ridurre il rischio di una diastasi addominale non risolta dopo il parto, facilitando un recupero più rapido e completo.

Conclusioni

L’osteopatia e la chinesiologia, integrate con un’attività fisica adeguata, rappresentano un supporto fondamentale per affrontare i cambiamenti della gravidanza in modo naturale e fisiologico. Rivolgersi a professionisti qualificati può fare la differenza per garantire il benessere della madre e del bambino durante questo periodo speciale.

 

   Dottor. Giulio Di Prima Osteopata
   Dott.ssa Caterina Peisino Osteopata
   Dott.ssa Marta Viglione Chinesiologa